Il Parlamento Europeo in data 16 gennaio 2024 ha approvato definitivamente un regolamento che contiene tabelle con scadenze differenziate per tipologia di apparecchio. Per i condizionatori domestici è, così, previsto l’utilizzo di gas sintetici con un Gwp (global warming potential) massimo di 150 a partire dal 2029. E, poi, l’uso di soli gas naturali dal 2035 in poi. Per le pompe di calore monoblocco sotto i 12 kW la prima scadenza è fissata al 2027 e la seconda al 2032. La manutenzione degli apparecchi già installati resterà possibile.
Il gas naturale che dovrebbe essere utilizzato in queste nuove applicazioni è il propano. Attualmente, però, sul mercato europeo non esistono condizionatori in grado di funzionare con questo gas. Nei prossimi anni, in sostanza, dovrà partire un lungo processo di adeguamento, che sarà condizionato dal rispetto di nuovi standard di sicurezza. Quanto al Gwp di 150, poi, c’è da considerare che il gas attualmente più diffuso negli apparecchi di nuova produzione (chiamato “R32”) ha un Gwp di 675.
Nella versione finale, poi, sono stati fugati i dubbi su una possibile durissima stretta sulle esportazioni, temuta dalle aziende del settore. Il divieto di esportazioni fuori dall’Europa di apparecchi che utilizzano gas con Gwp superiore a mille, infatti, non scatterà da subito, ma in corrispondenza con l’entrata in vigore delle nuove regole per i diversi prodotti. In sostanza, non ci sarà uno stop immediato, ma un calendario progressivo che spalmerà anche questi obblighi nel tempo.
Già dal 2025, invece, i produttori di pompe di calore aria-acqua dovranno rispettare il divieto alla vendita di unità monosplit che hanno meno di 3 chilogrammi di refrigerante con Gwp superiore a 750.