La Corte di Cassazione penale, nella sentenza numero 17203 del 26 aprile 2023 ha chiarito che la condotta del condomino che, mediante allaccio abusivo al contatore condominiale, si impossessi di energia elettrica destinata all’alimentazione di apparecchi ed impianti di proprietà comune, integra il reato di furto aggravato, e non quello, più lieve, di appropriazione indebita.
L’assenza della piena disponibilità del bene, quindi, preclude la possibilità di qualificare il fatto come appropriazione indebita, in quanto, in tema di reati contro il patrimonio, qualora l’agente abbia la mera detenzione della cosa, e non sia titolare di un autonomo potere dispositivo sulla stessa, è configurabile il reato di furto e non quello di appropriazione indebita.
Aggiornamento a cura dell’Avv. Alessandro Pignatti