Nelle ultime settimane sembra prendere piede la possibilità di sostituire gli infissi di casa accedendo al bonus barriere architettoniche. Incassando, così, un’agevolazione più alta, dal 50% dell’ecobonus al 75%, ma soprattutto mantenendo anche in futuro la possibilità di utilizzare cessione del credito e sconto in fattura, come previsto dalla legge di conversione del decreto cessioni (Dl n. 11/2023).
La legge di Bilancio 2022 (legge n. 234/2021) nel disegnare il bonus barriere ha previsto che gli interventi che accedono allo sconto devono rispettare i requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto del ministro dei Lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236. Devono, cioè, essere in linea con i parametri tecnici previsti dalla legge per la rimozione di barriere, attestati da un professionista abilitato. Non è necessaria la presenza di una persona disabile nell’immobile (come dice anche la circolare n. 7/2021 dell’agenzia delle Entrate).
Il decreto del Mit sul tema degli infissi precisa che i meccanismi di apertura e chiusura devono essere facilmente manovrabili e percepibili e le parti mobili devono poter essere usate esercitando una lieve pressione. L’altezza delle maniglie o dispositivo di comando deve essere compresa tra cm 100 e 130; consigliata 115 cm. Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile deve essere opportunamente sagomato o protetto per non causare infortuni. Le ante mobili degli infissi esterni devono poter essere usate esercitando una pressione non superiore a kg 8. Quindi sono tutti paletti già rispettati o comunque molto facili da rispettare per gran parte dei prodotti attualmente in commercio.
È anche vero che il bonus barriere è nato come agevolazione residuale, da utilizzare per rendere più accessibili i nostri edifici, non come sconto da usare su larga scala, per tutte le ristrutturazioni. Per questo, fino a quando il legislatore, attraverso l’agenzia delle Entrate, non chiarirà compiutamente i margini di applicazione del bonus barriere architettoniche del 75%, è da valutare attentamente l’opportunità di utilizzare di tale agevolazione fiscale.
Aggiornamento a cura dell’Avv. Alessandro Pignatti